
La risposta di uno degli avvocati del sindacato, Jeffrey Kes-sler, testimonia la distanza tra le parti: "I giocatori vogliono scendere in campo, ma non possono sacrificare il futuro dei giocatori Nba. E lo stesso 51% è una possibilità illusoria: secondo il sistema che ci hanno spiegato, non si arriverebbe mai a quella percentuale, ma soltanto al 50,2%". In questo modo, aumenta il rischio di una "decertificazione" del sindacato: i giocatori scioglierebbero l'associazione in modo da poter fare causa alla Nba appellandosi alla legge anti-trust. Un'idea che il fronte più intransigente dei giocatori sta esplorando.
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