23 marzo 2013

FRANCESCO I E LA PRESENZA DEI GESUITI NEL BASKET

Fonte La Provincia
di Luca Corsolini

AI LOV DIS GHEIM

 

Papa Francesco I
Sono soddisfatto per l'elezione del nuovo Papa Francesco. È un gesuita che viene "dalla fine del mondo", come ha detto appena eletto, nel suo saluto ai fedeli di Piazza San Pietro Ma la cosa importante è il recupero del Vangelo nella sua essenza e la sua proposta di tenerezza e affetto nelle nostre vite. Spero che scompaia per sempre il "Vangelo degli affari " che è una contraddizione. L'inizio sobrio, con il desiderio di rimanere semplice e rispettare la gente, fa pensare che non sia demagogia. 

Da simpatizzante sportivo, ha dichiarato la sua simpatia per la squadra calcistica del San Lorenzo, realtà argentina. In Italia i gesuiti hanno contribuito validamente a traghettare la pallacanestro nell'attuale basket. Soprattutto in campo tecnico. A Roma la Stella Azzurra con la scuola di Francesco Ferrerò. A Padova con il Petrarca e i coach Flamini. Fontana e Nikolic. 

Nella capitale per motivi organizzativi si parlava con "Fratel Mario" e a Padova con "Padre Pretto". Erano responsabili dei collegi, appunto, dei gesuiti e curavano contemporaneamente l'area culturale e quella sportiva. Negli anni 50 la nostra "palla a spicchi" ha allestito un campo all'aperto in Piazza S.Pietro per presentare la nostra disciplina al Pontefice. Fu giocato un incontro dimostrativo tra la Stella Azzurra Roma e la Libertas Pesaro: purtroppo non c'era la copertura televisiva di oggi, a mostrare questo sport, nuovo per molti italiani. 

Oggi riscontriamo il viaggio in Usa del presidente Fip Pe-trucci e del coach Pianigiani. Il motivo? Convincere i nostri a far parte della nazionale. Il risultato è stato, per ora, solo l'ok di Gallinari, in quanto Bargnani è infortunato e Belinelli deve aspettare il responso per il contratto. La partecipazione di Gallinari è un bell'aiuto perché, a parte le sue qualità tecniche e fisiche, ha dimostrato di adeguarsi alle leggi di armonia di un gruppo, dove un eccesso di individualismo può essere una palla al piede. C'è speranza per questa nuova Nazionale, che vede molti giovani italiani ad alto livello nel campionato. 

Intanto il campionato propone una Lenovo più rinfrancata. Contro una mancata totale integrazione di Mancinelli, finora, e una presenza ripetuta di Scekic in infermeria, notiamo un più che positivo ritorno di Smith e una ritrovata convinzione del capitano Mazzarino. Il quadro fa ben sperare. Intanto alcune realtà come Caserta e Montegranaro sorprendono per come reagiscono agli infortuni di ogni genere, tipo i pagamenti metafisici. Vuoi vedere che i problemi di Milano sono la serietà della società eia puntualità nei pagamenti non recessivi?

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