20 aprile 2013

SANTI PUGLISI: LE QUALITA’ DI CHI SA ANCORA COMMUOVERE

Fonte www.sandrosantoro.blogspot.com
di Sandro Santoro

Uomo del Sud che conquista il Nord ... per poi farci ritorno e continuare a vincere

 

Santi Puglisi
Una lunga carriera quella di Santi Puglisi, un uomo del Sud che conquista il Nord per poi ritornare alle origini. Brindisi per lui ha rappresentato una scommessa, non facile, che vince e convince a pieni voti ma con l’autorevolezza di chi non si scompone davanti a nulla. Testimonianza di come si vive in piazze roventi come Pesaro, Bologna e Brindisi per ricordare solo le ultime tre ma attraversando il mare della pallacanestro italiana proprio toccando città come Roma, Trieste, Reggio Calabria e contribuendo alle soddisfazioni della nazionale italiana di Gamba nel 1983.

Una carriera divisa tra la panchina e la scrivania a dimostrazione che la competenza e la passione non hanno una collocazione definita ma che si può contribuire al bene della pallacanestro in mille modi ed altrettante latitudini. In tutti questi anni ha rappresentato, e continuerà a farlo, l’espressione vivente delle DOA e di tutte le sfaccettature regolamentari complesse della nostra pallacanestro, il punto di riferimento di tanti giovani dirigenti come me che hanno attinto da lui esperienza e modi di interpretare questo stupendo mondo della nostra pallacanestro. Sempre pronto a rispondere al telefono, sempre disponibile ad offrire il suo contributo facendo leva sulla saggezza costruita in tutti gli anni di gloriosa carriera e su quell’occhio esperto e sornione che lo ha reso uno tra i personaggi più simpatici del basket. Rigido e deciso, rigoroso nell’applicare le regole plasmandole agli obiettivi da raggiungere.

La commozione di ieri nell’annunciare la fine della sua carriera ci svela un’altra parte di Santi Puglisi, a conferma che lo sport della vita è una lezione e che chissà quanto vale la commozione condivisa rispetto a quella soffocata e dettata dalla formalità. Le lacrime come espressione del suo essere sincero ed emozionato che racchiude il suo personaggio in un solo aggettivo: VERO.

Questa pallacanestro, in questo periodo di grandi difficoltà, ha ancora bisogno di Santi Puglisi per cui il telefono continuerà a squillare e lui continuerà a rispondere perché al cuore non si comanda.

A nome mio, e dei tantissimi che la pensano come me, un arrivederci alla prossima telefonata perché per dire “grazie” c’è ancora tempo, tanto tempo.

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