10 novembre 2011

"MENEGHIN, RISOLLEVA IL BASKET"

di Francesco Carotti - Infopress
Fonte: Il Corriere dello Sport

Il Presidente del Coni chiede al Presidente Federale di intervenire senza indugi sulle scelte delle società: dai vivai alla Nazionale

L'attacco di Petrucci: «Troppi stranieri, troppe lìti, nessun investimento: Dino pensaci tu»

ROMA - «Dino prendi in mano il basket italiano». Non cerca giri di parole il presidente del CONI Gianni Petrucci che, a margine della presentazione del libro "Passi da Gigante" scritto proprio da Meneghin e da Flavio Vanetti (proventi devoluti in beneficenza alla Fondazione FA-DE), ha voluto mandare un messaggio chiaro alla nostra pallacanestro. «Non essere andati alle Olimpiadi è grave per il movimento - ha spiegato il presidente - Mi avvilisce non vedere segnali di programmazione da parte di chi investe.E torna su un antico problema: «Non si investe più sui giovani e questo è un segnale negativo. Mi fanno solo discorsi del tipo: " Se ci concedi un extracomunitario in più allora investiamo nei vivai". Sappiano che non l'avranno. Non è possibile continuare a vivere così, serve che giochino gli italiani. E non mi convincono con la scusa che costano troppo. Allora facciano delle regole per ovviare al problema». Ormai si finisce sui giornali soltanto per minacciare di staccarsi dalla Federazione o perché si vuole ricorrere al TAR per una sentenza. Non ci siamo».

EXTRACOMUNITARIO - L'appello è accorato e viene dall'amante del basket prima che dal numero uno dello sport italiano. «A costo di sembrare un rompiscatole io voglio dirle certe cose. Perché a volte si offende di più ignorando che attaccando. Dico questo per amore del basket, diffidate da quelli che non parlano. Finché sarò presidente mi batterò per difendere questo sport. «No all'extracomunitarìo in più, piuttosto i club investalo sui vivai Io amo questo sport e lo difenderò sempre» Invece di chiedere un extracomunitario in più facciano progetti, discutano, critichino, ma facciano qualcosa». E chiude con un monito chiaro: «Così non si va lontano: o facciamo qualcosa o il basket diventerà uno dei tanti. Il CONI monitorerà tutto e sarà a fianco di Meneghin. Che ha la possibilità dì rifondare e rilanciare la pallacanestro. L'augurio è che fra qualche anno Dino presenti un altro libro dal titolo "come ho cambiato il basket italiano". Dobbiamo tornare ad essere competitivi». La replica di Meneghin «Avere Petrucci accanto mi dà forza, gli atleti non possono avere la pappa pronta, serve impegno»

DINO - Ora Meneghin si ritrova con una patata bollente per le mani. Le mediazioni con la Lega sono storicamente state difficili, le posizioni sono da sempre lontane chilometri, ma servirà mettere tutti d'accordo per il bene del movimento. L'unica certezza è che il CONI non concederà un visto ulteriore. «Avere Petrucci vicino mi dà sicuramente più forza - ha spiegato il presidente FIP - A fine mese, cominceremo a discutere con le leghe la nuova convenzione, consapevoli del loro impegno economico, ma tenendo anche ben conto delle esigenze della Nazionale. Non riguarda solo la Serie, ma anche la LegaDue e tutto il movimento». Poi un appello ai giocatori: «Non possono aspettare la pappa pronta. Se vogliono fare i professionisti veri devono lavorare. Se il loro primo pensiero è solo guadagnare, vadano a giocare all'estero». Palla, ora, a Super-Dino. A lui spetta un canestro assai difficile.

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