28 marzo 2013

POZZECCO: "TANTI AVVOLTOI SU SCARIOLO"

Fonte La Gazzetta dello Sport Milano/Lombardia
di Alessandro Rossi

Il Coach di capo d'Orlando sulla crisi Olimpia

«C'è tanta gente che gode per i loro problemi»


Gianmarco Pozzecco
«Mi dà enorme fastidio che ora più o meno tutti sparino su Scariolo. Ci sono mille avvoltoi contenti dei problemi di Milano». Dopo la conferma del presidente Livio Proli («Smentisco qualsiasi contatto con allenatori che non siano Sergio Scariolo») per il coach dell'Olimpia, arriva la difesa di Gianmarco Pozzecco, martedì ospite al PalAmbienti di Orzinuovi. La sua è una presa di posizione forte: «La carriera ed il palmares dimostrano le grandi capacità di Sergio. E' inaccettabile mettere un allenatore come lui in discussione. Le annate sfortunate capitano ai giocatori e anche agli allenatori. Crocifiggerlo però mi sembra esagerato. In giro c'è chi gode delle sconfitte di Milano».
Il pubblico del Forum domenica, dopo l'ennesimo k.o. casalingo contro Montegranaro, ha chiesto a gran voce le dimissioni del coach milanese. Pozzecco ha un suo preciso punto di vista: «Lo spettatore paga il biglietto e ha il diritto di criticare».

Sergio Scariolo
Divertirsi II general manager Portaluppi negli ultimi giorni ha parlato di squadra incapace di trasmettere gioia, che è sempre stato uno dei punti forti della pallacanestro dell'ex playmaker della Nazionale: «Ha ragione continua il Poz . Un tuo collega recentemente mi ha chiesto cosa ho fatto quando sono subentrato a Capo d'Orlando. Gli ho risposto "ciò che avrei voluto che un al- lenatore facesse con me": farmi star bene. Che significa divertirsi, avere la possibilità di sorridere. Si è perso l'aspetto ludico dello sport. Non esiste solo la pallacanestro per un professionista. Con il mio vice in questi giorni, per esempio, abbiamo organizzato una sfida a bowling con tutta la squadra». Ma cosa manca realmente a Milano? E qui viene fuori tutto il Pozzecco (ex) giocatore: «Lo sport è un mondo migliore di tanti altri: non bisogna perdere di vista la gioia di andare in palestra». 

Le altre La «mosca atomica» poi fa le carte alle altre lombarde. A partire da Varese, con cui nel 1999 vinse lo scudetto della stella: «Nelle annate precedenti vincere battendo Siena era un'utopia. Ora la consapevolezza di poter arrivare in fondo, ti fa giocare meglio. Il fatto che non ci sia una squadra imbattibile, aumenta le performance della Cimberio». Una delle incognite rimane Cantù, al di sotto degli standard di rendimento delle ultime stagioni: «In questa fase stanno cercando nuovi equilibri dopo gli ultimi cambiamenti. Il difficile inserimento di Mancinelli? Non so darmi una spiegazione, posso dire che è uno dei più forti con cui abbia mai giocato». La chiusura è per Cremona: «Parlavo con Basile e ci siamo detti come fenomeni alla Mike Mitchell non esistano più. A Cremona stanno bene insieme e si vede. Giocano senza timore e hanno un allenatore che si prende cura dei giocatori. E' il denominatore comune delle squadre che stanno vivendo un momento felice». Su chi vince lo scudetto i dubbi sono pochi: «Ad oggi, dico Varese o Sassari».

I NUMERI 

83.5 punti di media per Varese che è il 2° attacco del campionato alle spalle di Sassari (88.3) 

7 sconfitte in casa per Milano: con Montegranaro (85-71), con Cremona (81-78), con Cantù (84-76), con Varese (83-77), con Sassari (86-80), con Venezia (105-100) e con Reggio Emilia (78-66) 

39.5 per cento nel tiro da 3 per Cantù; la Lenovo è la migliore del campionato nel «tiro pesante» 

11.9 assist di media per Cremona: la Vanoli si trova al 10° posto in questa classifica

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